Il parallelismo tra iPhone 5 e il Colosseo

In questi giorni si è letto tanto degli italiani in coda per 24 ore davanti ai negozi di elettronica per potersi accaparrare  alla modica cifra di suppergiù 800 euro l’ultimissimo giocattolino di casa Apple, l’ iPhone 5 per l’appunto. Altrettanto si è dibattuto su quanto fosse assurdo vedere migliaia di persone pronte a trascorrere la notte all’addiaccio per uno smartphone mentre la crisi politico-economica che attanaglia la nazione al massimo sembra generare articoli di giornale, post e satira politica.

Senza voler essere luddisti, poichè non c’è nulla di sbagliato nell’acquistare o desiderare prodotti tecnologici, ci pare che gli italiani ricerchino il raggiungimento del piacere personale e esorcizzino le loro frustrazioni  con una sorta di feticismo da smartphone… un pò come gli antichi romani che sfogavano la propria rabbia e cercavano di dimenticare i dispiaceri della vita assistendo ai riti collettivi dei combattimenti tra gladiatori nel Colosseo o come le orde di tifosi che fino a pochi anni fa scaricavano negli stadi tutte le tensioni accumulate nell’arco di una settimana.

Quel che è certo è che con un iPhone non si fa male nessuno e poi lo si usa tutti i giorni, mica solo la domenica! Che poi a pensarci bene ormai allo stadio non ci vanno più neanche i tifosi più accaniti, tanto c’è Sky…

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